Il calcolo del flusso stazionario può essere selezionato nella scheda "Generale" della finestra di dialogo "Parametri di simulazione" (vedere l'immagine
Parametri di simulazione
).
Condizioni iniziali
Quando si attiva l'opzione "Utilizza il flusso potenziale per calcolare la condizione iniziale", viene utilizzata una versione linearizzata delle equazioni di Navier-Stokes non viscose per generare le condizioni iniziali.
Calcolo del flusso stazionario
È possibile definire il "Numero massimo di iterazioni". Per impostazione predefinita, il limite è 500 iterazioni. Se il calcolo converge entro un minor numero di iterazioni, viene interrotto. Puoi anche definire il "Numero minimo di iterazioni", che è impostato su 300 iterazioni per impostazione predefinita (vedi l'immagine
Opzioni del programma
), indipendentemente dal fatto che il criterio di convergenza (vedi sotto) sia già stato soddisfatto. Il numero massimo è utile per evitare loop infiniti.
Il "Criterio di convergenza" rappresenta il limite di arresto per il calcolo. Sono disponibili due criteri di convergenza, è possibile seguire il criterio della pressione o il criterio della forza di resistenza. Seleziona una delle opzioni in Tipo di residuo, quindi imposta il valore obiettivo.
Non appena la quantità residua scende al di sotto del valore definito, il calcolo viene terminato. Il diagramma delle iterazioni e della quantità residua (p-residuo per pressione) viene mostrato durante il calcolo. È anche disponibile nei risultati della simulazione (vedere il capitolo Residui).
La casella di controllo "Usa schema numerico del secondo ordine" controlla quale schema numerico viene utilizzato per i termini di divergenza (flussi). Non è attivato per impostazione predefinita, quindi il calcolo viene eseguito secondo il primo ordine. Se la casella di controllo è stata selezionata, la soluzione viene eseguita secondo il secondo ordine.
Altre opzioni
Il risolutore in stato stazionario di RWIND 3 non cattura completamente gli effetti "oscillanti" come descritto in FAQ 4731. Per risolvere numericamente le equazioni alle derivate parziali, tutti i termini differenziali (derivate spaziali e temporali) devono essere discretizzati. È possibile trovare ulteriori informazioni sui risolutori nella documentazione Algorithms and Solvers. C'è un vasto elenco di discretizzazioni ("schemi"), con ogni schema che ha un comportamento numerico particolare in vista dell'accuratezza, della stabilità e della convergenza. Per ulteriori informazioni sulla convergenza, vedere CFD Direct.