Domande frequenti (FAQ)

Se si desidera determinare i propri risultati di progettazione per un componente strutturale per un tipo di situazione di progetto per diverse configurazioni, l'add-on "Analisi delle fasi costruttive (CSA)" fornisce una soluzione.
Tra le altre cose, questo add-on ti consente di farlo è anche possibile eseguire una simulazione parallela di un modello con un numero costante di oggetti. In questo caso speciale, il modello di base è giustapposto internamente più volte e può quindi essere trasferito al progetto con configurazioni di progetto impostate in modo diverso.

Per la conversione, è possibile procedere come segue:

1. Attivare l'add-on "Analisi per fasi costruttive (CSA)" nei Dati di base.
2. Definire un primo stato con l'attributo "Inizio" nel ramo "Fasi costruttive" nel Navigatore e attivare tutti gli elementi → Questi elementi saranno presi in considerazione con le configurazioni di progetto definite nell'oggetto.
3. Definisci un'altra fase con l'attributo "Inizio" nella voce "Fasi costruttive" nel navigatore.
4. Nella scheda "Aste", inserire i numeri delle aste in "Modifica proprietà per aste" e selezionare la configurazione desiderata come proprietà da modificare.
5. Dopo il calcolo, valutare il progetto in base alle fasi definite.

In RFEM 6, è possibile attivare e quindi visualizzare la rappresentazione vettoriale delle tensioni principali nel navigatore Risultati sotto Tensioni.

Traiettorie dei risultati delle superfici

Per le superfici, è possibile visualizzare le traiettorie delle tensioni principali selezionando il rispettivo angolo α per i lati superiore, centrale e inferiore della superficie.

Traiettorie dei risultati dei solidi

Per i solidi, le traiettorie delle tensioni principali si possono trovare nel risultato σ₁₂₃.

Visualizza

È possibile controllare la scala per la visualizzazione delle traiettorie tramite il coefficiente per le traiettorie nel pannello di controllo.

Lo spostamento totale |u| entspricht der Länge des resultierenden Verschiebungsvektors und wird wie folgt berechnet:

Bei Verwendung der o.g. Gleichung geht die Information zur Orientierung der Gesamtverschiebung verloren. Es macht daher in der Regel keinen Sinn, die Gesamtverschiebungen |u| mehrerer Lastfälle oder Lastfallkombinationen analog zu einzelnen Verschiebungs- oder Schnittgrößen in Ergebniskombinationen zu überlagern. Stattdessen werden die einzelnen Verschiebungskomponenten {ux, uy, uz} entsprechend der vorgegebenen Kombinationsregeln separat miteinander verrechnet. In der grafischen Ausgabe für die minimalen und maximalen Gesamtverschiebungen |u| werden dann sämtliche minimalen bzw. maximalen Verschiebungskomponenten aus der gesamten Ergebniskombination überlagert. Die grafische Darstellung von |u| entspricht damit einer Umhüllenden, die die Verschiebungsverläufe aus sämtlichen „Unterkombinationen“ abdeckt.

Allerdings ist es sehr unwahrscheinlich, dass sämtliche minimalen/maximalen Verschiebungskomponenten gleichzeitig in einer „Unterkombinationen“ auftreten – die daraus berechneten Werte für die Gesamtverschiebungen verlieren dann Ihre Aussagekraft. Daher werden (seit den Versionen RFEM 6.06.0014, RSTAB 9.06.0014, RFEM 5.35.01 und RSTAB 8.35.01 ) nur noch die in einer Unterkombination tatsächlich auftretenden Verschiebungswerte numerisch (in der grafischen Ausgabe und den Tabellen) ausgegeben.

Die Diskrepanz zwischen der „umhüllenden“ Darstellung der Verschiebungsverläufe und den numerisch ausgegebenen Werten für die extremen Gesamtverschiebungen |u| lässt sich an einem übersichtlichen Beispiel gut veranschaulichen:

Die Verformungen an der Spitze des Kragträgers sind in der folgenden Tabelle aufgeführt:

Für die Ergebniskombination mit alternativer Wirkung von LF1 oder LF2 (LF1/p oder LF2/p) werden nun die folgenden Verschiebungen ausgegeben:

Es ist gut zu erkennen, dass die dargestellten Verformungsfiguren so weder in LF1 noch in LF2 auftreten – sie stellen eine Umhüllende aller potenziell in der Ergebniskombination enthaltenen Verformungen dar. Die am freien Trägerende dargestellten und in der Tabelle aufgeführten Werte der minimalen/maximalen Gesamtverschiebung entsprechen wiederum den tatsächlich auftretenden Werten aus den berücksichtigten Unterkombinationen. Diese Werte können sich, wie im Beispiel, stark von den dargestellten vektoriellen Verschiebungen des freien Trägerendes unterscheiden! Die dargestellte umhüllende Verformungsfigur und die aufgeführten numerischen Werte sollten also getrennt voneinander analysiert und bewertet werden.

Die Ermittlung der minimalen und maximalen Gesamtverschiebung einer Ergebniskombination ist allerdings nicht immer exakt. Ergebniskombinationen sind in der Berechnung so effektiv, weil das Superpositionsprinzip angewendet wird - dieses ist aber für die Gesamtverschiebungen |u| nicht gültig (fehlende Information über Orientierung). Für eine exakte Berechnung der minimalen/maximalen Gesamtverschiebung |u| müssten alle Verschiebungskomponenten {ux, uy, uz} sämtlicher Unterkombinationen berechnet und hinsichtlich |u| . Um ein effizientes Arbeiten mit Ergebniskombinationen auch weiterhin zu gewährleisten, werden für die Ermittlung der minimalen/maximalen Gesamtverschiebung ausschließlich diejenigen Unterkombinationen untersucht, die eine minimale oder maximale Verschiebungskomponente {ux, uy, uz} aufweisen. Im Zweifelsfall sollte die Gesamtverformung einer Struktur in Lastfällen oder Lastkombinationen ausgewertet werden.

Non è necessaria alcuna installazione speciale per utilizzare RFEM 6 come server. La versione server di RFEM viene installata come parte della normale installazione.

Führen Sie folgende Schritte durch, um den RFEM-Server zu starten:

• Apri PowerShell.
• Passa alla cartella di installazione di RFEM 6:

cd 'C:\Programmi\Dlubal\RFEM 6.07\bin\'

• Avviare il server con i seguenti parametri:

.\RFEM6Server.exe [email protected] --password=123 --license=000005-25 --start-soap-server=8081 --soap-number-of-model-server-ports=10

Le opzioni della riga di comando hanno i seguenti significati:

• --email

Indirizzo e-mail del tuo account Dlubal

• --password

La password del tuo account Dlubal

• --licenza=000005-25

L'ID della licenza è composto dal numero del cliente e dal numero della licenza da utilizzare. In questo esempio, 000005 sarebbe il numero del cliente e 25 il numero della licenza.

• --start-soap-server=8081

Il server ascolta i comandi generali di RFEM sulla porta 8081.

• --soap-numero-di-porte-del-server-modello=10

Der Server öffnet 10 Ports für 10 gleichzeitig zu öffnende RFEM-Modelle. Si accede al primo modello di RFEM tramite la porta 8082, al secondo modello tramite la porta 8083, e così via.

Per impostazione predefinita, le linee e le aste vengono divise automaticamente non appena si incrociano. Ciò garantisce che la struttura sia collegata al nodo comune. A volte, tuttavia, questo non è desiderato; ad esempio, per le diagonali del controvento.

Per impedire la connessione automatica, aprire le impostazioni del programma utilizzando il menu Opzioni → Opzioni del programma. Quindi, disattivare l'opzione Collega automaticamente linee o aste.

In alternativa, è possibile utilizzare la funzione nel menu di scelta rapida generale. Per fare ciò, fare clic con il pulsante destro del mouse in uno spazio vuoto della finestra di lavoro.

Modelliert man in RFEM 6 Flächen, welche auf Stäben bzw. Balken gelagert sind, kommt es leicht zu Modellierungsfehlern des Lastflusses. Beim Modellieren eines Linienlagers an der Linie des Stabes, auf welcher die Fläche gelagert ist, wird die Last der Fläche unmittelbar in das Auflager geleitet; es wird weder die Steifigkeit des Stabes bzw. Balken berücksichtigt, noch wird der Balken belastet und korrekt nachgewiesen.

Wichtig wäre es – sofern man den Stab bzw. Balken selbst als Auflager modellieren möchte – ein Stablager zu verwenden. Dieses lässt sich im Navigator - Daten in der Kategorie Typen für Stäbe auswählen.

Das folgende Video zeigt an einem sehr simplen Beispiel, wie sich die unterschiedlichen Modellierungen auf die Kraftverläufe auswirken. Bei komplexeren Modellen wird dieser Effekt umso maßgebender.

Nella finestra di dialogo Vincolo esterno del nodo, è possibile verificarlo come una colonna fittizia; in questo caso, le condizioni del vincolo esterno e le proprietà geometriche e del materiale della colonna vengono utilizzate per determinare le rigidezze, che vengono utilizzate per determinare le costanti elastiche della colonna. Inoltre, per evitare singolarità, viene creata automaticamente una correzione dei risultati della superficie in base all'area della sezione trasversale della colonna.

Per visualizzare queste costanti della molla secondo la colonna fittizia, è possibile effettuare le configurazioni corrispondenti nella scheda "Rigidezza tramite colonna fittizia".
Per la rigidezza tramite colonna fittizia, è prima necessario considerare varie distinzioni di casi.

Il primo considera solo le configurazioni in cui il vincolo esterno è modellato utilizzando la fondazione elastica della superficie.
Se la colonna è vincolata nella parte inferiore, le molle di vincolo della colonna sono calcolate secondo le seguenti formule.
Quando si considera la rigidezza a taglio:

Se la rigidezza a taglio è trascurata:

Se la colonna ha vincoli esterni incernierati nella parte inferiore, le molle dei vincoli esterni sono calcolate come segue:
Quando si considera la rigidezza a taglio:

Se si trascura la rigidezza a taglio:

Se la colonna è supportata in modo flessibile nella parte inferiore, le molle dei vincoli esterni sono calcolate come segue:
Quando si considera la rigidezza a taglio:

Se si trascura la rigidezza a taglio:

Di seguito, sono elencate le molle del vincolo esterno per la modellazione utilizzando un vincolo esterno elastico del nodo:
Se la colonna è vincolata nella parte inferiore, le molle di vincolo saranno calcolate come segue:
Quando si considera la rigidezza a taglio:

Se si trascura la rigidezza a taglio:

Se la colonna ha vincoli esterni incernierati nella parte inferiore, le molle dei vincoli esterni sono calcolate come segue:

Se si trascura la rigidezza a taglio:

Se la colonna è supportata in modo flessibile, le molle del vincolo esterno sono calcolate come segue:
Quando si considera la rigidezza a taglio:

Se si trascura la rigidezza a taglio:

Per nascondere gli oggetti nascosti sullo sfondo, è possibile trovare l'opzione "Mostra oggetti nascosti sullo sfondo" nella scheda Generale del navigatore Visualizza (vedi immagine). Se si rimuove la scheda, gli oggetti non selezionati saranno nascosti e non saranno più visibili.

L'intensità degli oggetti nascosti trasparenti può essere modificata nelle opzioni del programma in Opzioni-Opzioni del programma-Impostazioni-"Grafica 3D" (vedi immagine).

Sì, puoi farlo molto facilmente. L'esempio seguente mostra questo.

Preparazione

Per effettuare richieste web allo strumento Geo-Zone Tool utilizzando Python, è necessario:

1. Editor o IDE (Integrated Development Environment) per la scrittura dello script
2. Python - python.org
3. Richieste della libreria Python
4. Libreria Python Panda (opzionale)

Per eseguire una richiesta web dello strumento Geo-Zone, le informazioni sono necessarie per lo strumento Geo-Zone. Utilizzando l'esempio della struttura dell'URL della query, questo è spiegato nel seguente articolo:
→ Contolling WebService (API)

Per questo esempio, vengono utilizzate le seguenti informazioni, che è necessario sostituire nello script con le proprie:

1. Lingua: it (Tedesco)
2. Accesso: john [email protected]
3. linea hash: 123456ABCD
4. Mappa: wind-DIN-EN-1991-1-4 (carico del vento secondo l'Appendice tedesca EC1)
5. Dove: Dlubal, Tiefenbach (sede di Dlubal GmbH)
6. Posizione: 49.4353975, 12.5894907 (latitudine, longitudine)

Esegui la richiesta web e leggi i dati

Il seguente script interroga il servizio web del Geo-Zone Tool e documenta i tempi e il contenuto richiesti.

Ciò porta ai seguenti risultati, ad esempio:

Aggiunta: preparazione del contenuto della richiesta web

Il seguente script converte il testo ottenuto dal servizio web Geo-Zone Tool in una forma tabellare. Inoltre, i valori dei risultati sono separati dalle loro unità e infine salvati come file CSV ed Excel.

Ciò si traduce nei seguenti risultati, ad esempio:

Tekla Structures crea travi rastremate inserendo due diverse altezze nel nome della sezione trasversale.

RFEM 6 crea travi rastremate linearmente assegnando due sezioni trasversali con altezze diverse all'inizio e alla fine dell'asta.

Per poter dividere la sezione trasversale rastremata in Tekla in due sezioni trasversali singole durante l'esportazione in RFEM 6, è necessario definire la conversione per entrambe le sezioni trasversali singole.

Per esportare la sezione trasversale HI300-600-15-20*300 come sezione trasversale rastremata, è necessario definire una conversione per la singola croce HI300-15-20*300 e HI600-15-20*300 -sezioni.

È possibile utilizzare le espressioni regolari per evitare di definire ogni sezione trasversale individualmente nella tabella di conversione.
In questo modo, è possibile convertire più sezioni trasversali in una stampa.

Una spiegazione della definizione di espressioni regolari può essere trovata nelle seguenti FAQ

Secondo la nota (1) della tabella 4.1.3.4 di NBC 2020, l'inflessione dovuta al carico permanente, D, può essere esclusa come specificato nelle norme elencate nella sezione 4.3.

In RFEM, this exclusion can be done automatically by editing the Combination Wizard option (Image 01). In the Standard Options tab, activate the “Deflection due to dead load to be excluded” option.

The serviceability load combinations without dead load are shown in Image 02.

Nota:
To keep the load combinations including dead loads for the total/permanent deformation, you can create additional design situations with a different combination wizard.

Esistono diversi modi per impostare la visualizzazione grafica delle forze interne.

pannello di controllo

Il modo più semplice è regolare il coefficiente di visualizzazione nella scheda Coefficienti di risultato del pannello di controllo. Il tipo di risultato corrente è contrassegnato da una freccia rossa.

Il coefficiente 2 raddoppia la dimensione dei diagrammi dei risultati; il coefficiente di 0,5, ad esempio, lo divide a metà.

Proprietà di visualizzazione

Se il modello ha dimensioni molto grandi o molto piccole, potrebbe non essere possibile modificare nulla utilizzando il coefficiente di risultato: La visualizzazione dei risultati è anche collegata alla geometria del modello. Aprire la finestra di dialogo per modificare la visualizzazione utilizzando il menu Opzioni → Proprietà dello schermo.

1. Aprire la categoria Risultati → Aste e selezionare il tipo di risultato, ad esempio Forze interne.
2. Regolare i valori per i limiti relativi min/max.

Ad esempio, con un valore massimo del 20%, i diagrammi dei risultati saranno visualizzati in una dimensione massima in modo che non superino un quinto delle dimensioni del modello.

La riduzione del carico variabile non è considerata automaticamente in RFEM 6 o RSTAB 9. RFEM 6 e RSTAB 9 sono programmi FEA e framework generali che non capiscono cosa sia un elemento del pavimento rispetto a un elemento della parete. È definito solo un elemento piastra generale. Non è possibile per il programma determinare l'area di un solaio per la riduzione del carico variabile.

Un utente deve considerare manualmente la riduzione modificando l'entità del carico variabile direttamente nell'applicazione del carico.

Ciò è causato dall'orientamento automatico degli assi locali relativi al sistema di assi globale in RFEM 6 e RSTAB 9. Nella maggior parte dei casi, è sufficiente specificare la rotazione dell'asta utilizzando un angolo o un nodo di aiuto. Tuttavia, se l'inclinazione dell'asta è invertita, è necessario dividerla e quindi regolarla mediante la rotazione dell'asta.

È possibile trovare una spiegazione dettagliata di come funzionano gli angoli di rotazione dell'asta in RFEM 6 e RSTAB 9 facendo clic sul collegamento seguente:
Dettagli dell'angolo di rotazione dell'asta

Per applicare un carico uniforme solo a una parte di un'asta, selezionare l'asta. Quindi, aprire la finestra di dialogo 'Nuovo carico dell'asta', ad esempio facendo clic sul pulsante pulsante nella barra degli strumenti.

1. Selezionare il tipo di distribuzione del carico trapezoidale nell'elenco.
2. Inserire le grandezze del carico p₁ e p₂. Nel caso di un carico costante, inserire gli stessi valori.
3. Definire la distanza del carico secondo il grafico di dialogo. Le distanze A e B si riferiscono all'inizio dell'asta.

Questa FAQ fornisce prima una panoramica della differenza tra la verifica e quindi affronta un aspetto cruciale dell'assicurazione della qualità in CFD: verifica della soluzione. È un passaggio essenziale per garantire l'accuratezza e l'affidabilità dei calcoli CFD. Di seguito, spiegheremo gli aspetti chiave della verifica della soluzione in CFD sulla base del WTG Merkblatt M3 "Numerische Simulation von Windströmungen" e forniremo consigli pratici per il tuo lavoro.

A. Convalida vs. verifica

Innanzitutto, è importante distinguere tra validazione e verifica. La convalida mostra che le equazioni corrette sono state risolte, il che significa che la simulazione risolve il compito dato in modo sufficientemente accurato con il modello scelto. Per le applicazioni CFD, è necessario fare una distinzione tra "verifica del programma" e "verifica della soluzione". La verifica del programma ha lo scopo di dimostrare che un programma software calcola correttamente nelle sue condizioni, risolvendo correttamente le equazioni. La revisione del calcolo, ovvero la verifica della soluzione, mira a garantire che il calcolo sia internamente coerente, il che significa che è stata raggiunta una soluzione stabile dove si verificano gli effetti attesi e non dipendono più in modo significativo dal modello utilizzato. Mentre la verifica del programma è condotta dal produttore del software, la verifica della soluzione è sempre eseguita dall'utente.

B. Perché la verifica della soluzione è così importante?

1. I modelli CFD sono sempre approssimazioni della realtà. Implicano semplificazioni e ipotesi che possono portare a deviazioni.
2. Le equazioni matematiche sottostanti spesso non sono esattamente risolvibili e richiedono metodi numerici.
3. La responsabilità della qualità dei risultati è dell'utente. L'utente deve assicurarsi che venga utilizzato il modello corretto per l'attività specifica.

A differenza della verifica della soluzione, la verifica del programma viene eseguita e documentata dal produttore del software, come Dlubal Software GmbH. Per questo, facciamo riferimento ai nostri numerosi esempi di verifica, agli articoli della knowledge base e alle domande frequenti su RWIND.

C. Passaggi concreti ed elenco di controllo per la verifica della soluzione

Il WTG Merkblatt M3 "Numerische Simulation von Windströmungen" fornisce una checklist concreta per la verifica della soluzione nella sezione 5.2:

Modellazione

• Gli effetti desiderati sono rappresentati dal modello scelto?
• È stata utilizzata la scala corretta?
• L'area di studio scelta è sufficientemente grande? (vedi 4.1.3)
• Il tasso di blocco è sufficientemente basso? (vedi 4.1.3)
• Le condizioni al contorno sono state formulate correttamente?
• I valori di input sono sufficientemente descritti (larghezza di banda, variabilità)?

Qualità della mesh

• La griglia è abbastanza fine nei punti critici?
• L'influenza della griglia sulla soluzione è nota?
• La griglia funziona ugualmente bene per diverse direzioni del flusso?

Parametri numerici

• La convergenza dei valori target desiderati è stata raggiunta?
• La risoluzione temporale è abbastanza fine per i fenomeni attesi?

Plausibilità

• Il flusso si verifica nella direzione corretta?
• I punti di separazione del flusso sono plausibili?
• I coefficienti di pressione e di aspirazione sono plausibili?
• Le fluttuazioni delle velocità del vento sono plausibili?
• La distribuzione dei parametri di turbolenza è appropriata?

Questo elenco fornisce i criteri minimi per verificare i vari aspetti di una soluzione CFD e può essere ampliato individualmente.

D. Riepilogo e prospettive

La verifica della soluzione è un aspetto importante di CFD sul lato utente per garantire l'affidabilità e l'accuratezza delle simulazioni. Attraverso la valutazione sistematica della modellazione, della qualità della mesh, dei parametri numerici e della plausibilità, gli ingegneri possono verificare e confermare che le simulazioni implementate forniscono risultati realistici e affidabili. Lo sforzo di verifica è in gran parte determinato dalla complessità del modello, che dovrebbe essere giustificata dai requisiti del problema di indagine. Particolare attenzione deve essere prestata alla cura necessaria nello svolgimento della verifica della soluzione, poiché richiede una relazione equilibrata tra sforzo e profondità dell'indagine.

Fonti

• Windtechnologische Gesellschaft WTG eV (2023). WTG-Merkblatt M1 - Esperimenti in galleria del vento nell'aerodinamica degli edifici. Aquisgrana: WTG.
• Windtechnologische Gesellschaft WTG eV (2023). WTG-Merkblatt M3 – Simulazione numerica dei flussi del vento. Aquisgrana: WTG.
• VDI eV (2015). Linea guida VDI 6201 - Analisi strutturale supportata da software. Dusseldorf: VDI.

Nella verifica 1b) per lo stato limite di esercizio, la deformazione w_fin è calcolata dalle componenti di deformazione w_viscosità e w_inst ; in RFEM 6, il componente è fin.

Il calcolo dello spostamento viscoso w_creep include il coefficiente di deformazione k_def, che dipende dal materiale utilizzato e dalla classe di servizio.

Il coefficiente di deformazione k_def è utilizzato come predefinito con 0.6; non cambia automaticamente in base alla rispettiva classe di servizio.

Al fine di utilizzare il valore k_def corretto per il progetto allo stato limite di esercizio, è necessario modificarlo nelle impostazioni dell'Appendice nazionale.

In questo caso, è importante prestare attenzione a quale componente strutturale corrisponde alla classe di servizio peggiore (più alta).

In RFEM 6 e RSTAB 9, è possibile assegnare diverse sezioni trasversali all'inizio e alla fine dell'asta, vedere l'immagine seguente.

È possibile definire diverse sezioni trasversali all'inizio dell'asta e alla fine dell'asta. Le opzioni di calcolo per entrambe le estremità dell'asta devono essere identiche. Finestra di dialogo | Modifica sezione trasversale | Principale | Opzioni:

Se sono definite opzioni diverse alle estremità dell'asta, vengono visualizzati messaggi di errore.
esempio "Disattiva rigidezza a taglio" è definito in modo diverso ad entrambe le estremità dell'asta:

Esempio di opzione "Modello a parete sottile" definita in modo diverso per una trave in acciaio:

Ciò porta al seguente messaggio di errore:

Per una corretta modellazione, è necessario definire opzioni identiche su entrambe le estremità dell'asta.

Ja, die Bemaßungsfunktion steht Ihnen in jedem Grafikfenster des Dialogs "Neuer Stahlanschluss" bzw. "Stahlanschluss bearbeiten" zur Verfügung. Tuttavia, di solito si desidera quotare la geometria del collegamento. Pertanto, aprire la scheda "Componenti" e fare clic con il pulsante destro del mouse nella finestra grafica. Quindi, selezionare la funzione Nuova quota nel menu di scelta rapida. Le opzioni "Lineare" e "Angolare" sono adatte per il dimensionamento dei collegamenti.

Apparirà una finestra di dialogo familiare da RFEM, che controlla le impostazioni delle dimensioni . Il grafico fornisce i possibili punti di snap. Quando si sposta il puntatore sui componenti, vengono visualizzati i punti di snap adatti.

Fare clic sui punti di snap desiderati (è possibile una selezione multipla) e posizionare la quotatura a catena.

Le quote possono essere attivate e disattivate utilizzando la barra degli strumenti o eliminate nuovamente utilizzando il menu di scelta rapida della linea di quota.

Sì, è possibile, anche se le impostazioni predefinite della relazione di calcolo sono già ottimizzate.

È possibile trovare varie opzioni di impostazione nella finestra di dialogo Impostazioni stampante e pagina nella scheda Altre impostazioni. È possibile aprire questa finestra di dialogo nel Gestore relazione di calcolo.

È anche possibile ridurre la qualità delle immagini o evitare i PDF 3D.

Ciò si traduce, ad esempio, nella seguente modifica dei requisiti di memoria del file PDF esportato.

In RFEM 6, è possibile definire la disposizione dell'armatura delle aste nelle configurazioni ultime per la verifica del calcestruzzo, che dovrebbe essere utilizzata come base per determinare l'armatura richiesta.

Se si imposta "Intorno uniformemente" o "Negli angoli (simmetrico)" come layout dell'armatura per le aste (vedere l'immagine seguente), non ci sono "superiore" e "inferiore" e quindi nessun risultato può essere emesso per la parte superiore richiesta e armatura inferiore. In questo caso, il valore per l'armatura richiesta viene visualizzato come valore totale.

Per le restanti opzioni della disposizione dell'armatura, l'armatura richiesta superiore e inferiore si ottiene separatamente.

Per le colonne, si noti che l'impostazione nella scheda "Stabilità" è determinante. Se si imposta "Uniformemente circostante", nei risultati sarà mostrata anche l'armatura totale richiesta.

Se è impostato il tipo "Uniformemente circostante" per l'armatura fornita dell'asta o
se la sezione trasversale dell'asta è una sezione trasversale circolare,
in questo caso, la selezione nelle configurazioni è ridotta e la disposizione dell'armatura è, in linea di principio, limitata a "Uniformemente circostante".

Pertanto, può essere utile definire una configurazione di progetto separata per le sezioni trasversali circolari.

Secondo AISC Sezione E5, gli effetti dell'eccentricità sulle aste ad angolo singolo possono essere trascurati quando sono soddisfatte le seguenti condizioni:

• Members are loaded at the ends in compression through the same one leg
• Members are attached by welding or by connections with a minimum of two bolts
• No intermediate transverse loads
• L_c / r ≤ 200 [checked by RFEM]
• For unequal leg angles, the ratio of long leg width to short leg width, b_l/b_s is less than 1.7 [checked by RFEM]

Under the Strength Configuration, activate the "Use effective slenderness ratio acc. to E5" option. Choose between planar or space truss, then select whether the leg is connected though the longer or shorter leg.

After solving the calculation, the result is presented under Design Check EE2900. In cases where section E5 requirements are not met, RFEM proceeds with evaluating the member for combined axial load and flexure according to Chapter F and H.

Quando si progettano pannelli in legno lamellare a strati incrociati (CLT), le capacità di momento calcolate nella direzione della resistenza maggiore (β = 0°) devono essere moltiplicate per 0,85 secondo l'American National Standard Institute ANSI/APA PRG 320.

Questo valore è noto come coefficiente di conservativismo, C_con nell'add-on Verifica legno e può essere modificato nella configurazione di resistenza per NDS.

Le unità preimpostate sono selezionate in modo tale da essere adatte alla maggior parte dei tipi di analisi. Tuttavia, a volte può essere necessario modificare le unità per i risultati; ad esempio, se il calcolo di un modello fornisce valori di risultati molto grandi o estremamente piccoli.

Apri il menu Modifica. Selezionare la funzione Unità e cifre decimali per aprire la finestra di dialogo.

Modifica delle unità

Impostare la categoria di risultati pertinente nell'elenco a sinistra, ad esempio 'Analisi statica' o 'Verifica calcestruzzo' (1).

Ora, trova il tipo di risultato dell'unità non adatta. Quando si fa clic nella casella per questa unità, è possibile selezionare l' unità appropriata dall'elenco (2).

Uso permanente delle impostazioni

La modifica viene applicata solo al modello corrente. Se si desidera utilizzare questa unità anche per nuovi modelli, fare clic sul pulsante nella parte inferiore della finestra di dialogo (1). Apparirà la finestra di dialogo 'Salva template'. Specificare una descrizione per le impostazioni modificate.

Selezionare la casella di controllo Salva template come predefinito (2). Fare clic su OK per applicare le impostazioni predefinite modificate a tutti i modelli creati d'ora in poi.

Il numero di partita IVA di Dlubal Software GmbH è DE133702898.

Per un modello di materiale isotropo, il coefficeinte di Poisson è strettamente legato al modulo di elasticità e al modulo di taglio. Se il rapporto di Poisson's diventa troppo grande e supera i limiti, il comportamento isotropo del materiale non è più presente. Per evitare il problema, si consiglia di creare un materiale ortotropo per superfici e solidi. Per le aste, invece, è necessario selezionare comunque un modello di materiale isotropo. In questo caso però, il messaggio può essere ignorato.

Ci sono molte ragioni per il messaggio sui triangoli sovrapposti. In generale, può accadere rapidamente che gli oggetti dei modelli strutturali si intersechino e si intersechino nella realtà. Spesso non è critico, ma questo messaggio può apparire rapidamente, specialmente nel caso di strutture a membrana.

Il motivo più comune per l'utilizzo di superfici a membrana sottile è considerare lo spessore della superficie nella simulazione del vento nelle impostazioni della mesh.

Pertanto, la soluzione più rapida è spesso disattivarla per superfici sottili, che probabilmente avrà solo un effetto minore sui carichi del vento determinati.

Se il messaggio appare ancora, vale la pena analizzare il modello in ParaView per trovare le posizioni e ottimizzarle se necessario.

Per fare ciò, è possibile controllare il modello in RWIND ed esportare i dati del modello per valutare il file in ParaView.

ParaView consente una rapida identificazione degli elementi.

Il posizionamento dell'irrigidimento in un giunto a telaio rigido influenza inizialmente la resistenza del giunto.
Per illustrare ciò, il grafico seguente mostra un confronto di 5 collegamenti, che sono sostanzialmente gli stessi strutturalmente e differiscono solo per gli irrigidimenti sulle ali della trave.
Il primo collegamento considerato è progettato senza irrigidimenti sui bordi esterni dell'ala e quelli successivi con irrigidimenti di 5; 8; Spessore 20 e 30 mm.
In questo caso, è possibile determinare un aumento del momento assorbibile massimo del 12-33%.
A partire dallo spessore della piastra di 20 mm, non vi è alcun ulteriore aumento del momento resistente massimo, perché le deformazioni ultime massime sono sempre superate nella trave collegata.

Inoltre, gli irrigidimenti hanno un'influenza sulla rigidezza rotazionale del collegamento e l'effetto associato sulle deformazioni dell'intera struttura.
Per illustrare l'influenza degli irrigidimenti sulla deformazione dell'intera struttura, sono state create tre configurazioni di giunti, che sono: le geometrie della piastra e della trave e i loro materiali sono identici, ma come una versione senza irrigidimenti, con irrigidimenti di 5 mm di spessore, e con irrigidimenti di 30 mm di spessore.
Per semplificare, le rigidezze rotazionali determinate di una configurazione di collegamento sono applicate allo stesso modo a tutti i nodi della struttura del telaio (a un esame più attento, sarebbero anche diverse per collegamenti strutturalmente identici, poiché la rigidezza rotazionale dipende dal rapporto del momento massimo agente su il giunto al momento massimo di progetto del collegamento).
Il collegamento senza irrigidimenti ha una rigidezza rotazionale di 138 [MNm/rad].
Per il collegamento con irrigidimenti di 5 mm di spessore, la rigidezza rotazionale è 181 [MNm/rad] e 217 [MNm/rad] per la configurazione di collegamento con irrigidimenti di 30 mm di spessore. Come ulteriore modello di confronto, l'intera struttura è stata modellata con travi completamente collegate rigidamente.
Come mostrato nella figura seguente, gli spostamenti orizzontali massimi variano tra 57 mm per il collegamento senza irrigidimenti; 55 mm per una rigidezza di 5 mm; 54 mm per una rigidezza di 30 mm e 48 mm quando si trascura la rigidezza rotazionale (completamente rigida).

Quando si importa un modello da un programma CAD, può accadere che le coordinate di alcuni punti non corrispondano esattamente alla cifra decimale. Quindi, il programma crea - a seconda del – due nodi. Tuttavia, è possibile convertire automaticamente questi nodi in un nodo singolo in un secondo momento. Procedere come segue:

1. Seleziona Verifica modello → Nodi identici nel menu Strumenti.
2. Nella finestra di dialogo 'Nodi identici', è possibile definire una tolleranza maggiore.
3. Il pulsante, per verificare il modello con la nuova specifica.
4. Se vengono rilevati nodi che si trovano vicini l'uno all'altro, vengono elencati in gruppi. Ora è possibile definire quali di queste coppie devono essere unite in un nodo.

Il metodo degli elementi finiti basato su componenti (CBFEM) è un metodo per il calcolo e la progettazione assistita da computer di giunti in acciaio. Sie greift den Grundgedanken der in der EN 1993-1-8 geregelten Komponentenmethode auf, bei der die Charakteristik eines Anschlusses auf Basis der (nichtlinearen) Steifigkeiten und Tragfähigkeiten der einzelnen Grundkomponenten ermittelt wird. Mithilfe der Komponentenmethode kann auch das Tragverhalten von teiltragfähigen und verformbaren Anschlüssen mit guter Genauigkeit abgeschätzt werden. In vielen Fällen ist dadurch eine wirtschaftlichere Auslegung möglich als bei Annahme eines rein gelenkigen oder Ausbildung eines biegesteifen Anschlusses.

Während die Steifigkeiten und Tragfähigkeiten der Grundkomponenten beim klassischen Verfahren auf Grundlage von semi-empirischen Formeln berechnet und dann in geeigneter Weise überlagert werden müssen, werden die Grundkomponenten in der CBFEM diskret, mithilfe von geeigneten Finiten Elementen abgebildet und miteinander in Verbindung gebracht. Die Steifigkeit des Anschlusses sowie die exakte Kräfteverteilung in die einzelnen Grundkomponenten ergibt sich dann aus der (nichtlinearen) Finite Elemente Berechnung. Im Anschluss kann die Tragfähigkeit der Grundkomponenten unter Berücksichtigung der relevanten Bemessungsregeln – beispielsweise EN 1993-1-8 oder AISC 360 – geprüft werden. Die Vorteile der FE-gestützten gegenüber der klassischen Komponentenmethode sind unter anderem:

• Größere Flexibilität im Hinblick auf die Definition von Grundkomponenten sowie deren Geometrie und Materialeigenschaften
• Größere Flexibilität bei der Definition von Kontakt- und Kopplungsbedingungen zwischen den Grundkomponenten
• Größere Flexibilität bei der Gestaltung von Anschlüssen; die Grundkomponenten können mühelos in komplexe Anschlussgeometrien überführt werden
• Keine Einschränkungen hinsichtlich der Beanspruchung des Anschlusses; die innere Kräfteverteilung in den einzelnen Grundkomponenten ergibt sich aus Berechnung am detaillierten FE-Modell
• Besseres Verständnis der Versagensmechanismen durch die Analyse von Verformungen, Kräften, Spannungen und Dehnungen in sämtlichen Teilen des Anschlusses

Das Add-On Stahlanschlüsse, welches als Erweiterung für RFEM 6 verfügbar ist, greift die komponentenbasierte Finite-Elemente-Methode (CBFEM) auf und verknüpft die Anschlussbemessung nahtlos mit der statischen Analyse am Gesamttragwerk, sodass auch die Kompatibilität und Interaktion zwischen Anschluss- und Stabwerkmodell jederzeit gewährleistet ist.

• Add-on Giunti acciaio